I disturbi del Neurosviluppo

Cosa sono i Disturbi del Neurosviluppo?

I disturbi del neurosviluppo sono un gruppo eterogeneo di condizioni che si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo, influenzando in modo significativo le abilità cognitive, sociali, emotive e motorie di una persona. Questi disturbi sono causati da alterazioni nel modo in cui il cervello si sviluppa e funziona.

 

Esempi di disturbi del neurosviluppo:

  • Disabilità intellettiva: caratterizzata da limitazioni significative sia delle funzioni intellettuali che delle capacità adattive.
  • Disturbi della comunicazione: comprendono difficoltà nell'uso del linguaggio, sia nella comprensione che nell'espressione.
  • Disturbo dello spettro autistico: caratterizzato da deficit nella comunicazione sociale e nell'interazione sociale, nonché da comportamenti, interessi o attività ristretti e ripetitivi.
  • Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD): caratterizzato da un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività-impulsività.
  • Disturbi specifici dell'apprendimento: riguardano difficoltà specifiche in una o più aree dell'apprendimento, come la lettura, la scrittura o il calcolo.
  • Disturbi del movimento: comprendono condizioni come la dispraxia, caratterizzata da difficoltà nella coordinazione dei movimenti.

 

Come si valutano i disturbi del neurosviluppo?

La valutazione dei disturbi del neurosviluppo è un processo complesso che richiede l'intervento di un team multidisciplinare, composto da neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali e altri professionisti.

 

Le fasi della valutazione includono:

  1. Anamnesi: raccolta dettagliata della storia dello sviluppo del bambino, delle sue difficoltà attuali e delle preoccupazioni dei genitori.
  2. Osservazione del comportamento: valutazione del comportamento del bambino in diverse situazioni, come a scuola, a casa e durante la valutazione stessa.
  3. Somministrazione di test: utilizzo di test standardizzati per valutare diverse aree cognitive, linguistiche, motorie e socio-emotive.
  4. Interviste ai genitori e agli insegnanti: raccolta di informazioni sulle difficoltà del bambino e sulle sue modalità di funzionamento nei diversi contesti.
  5. Analisi dei dati: integrazione dei dati raccolti per formulare una diagnosi e individuare i punti di forza e di debolezza del bambino.

 

Obiettivi della valutazione:

  • Diagnosi: identificare la presenza e il tipo di disturbo del neurosviluppo.
  • Profilo funzionale: descrivere in modo dettagliato le abilità e le difficoltà del bambino.
  • Pianificazione degli interventi: definire gli obiettivi terapeutici e gli interventi più appropriati.
  • Monitoraggio dei progressi: valutare l'efficacia degli interventi nel tempo.

 

È importante sottolineare che la valutazione dei disturbi del neurosviluppo è un processo personalizzato e che non esiste un unico test o strumento diagnostico: è un processo che può durare molte sedute, personalizzato sul bambino, con l'obiettivo che lo stesso si senta compreso e a suo agio.