Concorsi pubblici e DSA: come richiedere tempo aggiuntivo e misure compensative

Il 12 novembre 2021 è stato firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dai ministri per le Disabilità, Erika Stefani, e del Lavoro, Andrea Orlando, il decreto che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113,  individua le modalità attuative per assicurare nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e dai loro enti strumentali, misure che non penalizzino le persone con DSA durante le prove.

Cosa dice il decreto e perché è importante?

 

Immagina di voler partecipare a un concorso per diventare un pompiere, un poliziotto o un impiegato pubblico. Se hai un DSA, come la dislessia o la disgrafia, questo decreto ti dà una mano!

Prima di questo decreto, se avevi un DSA e volevi partecipare a un concorso, dovevi affrontare le stesse prove di tutti gli altri, anche se avevi delle difficoltà specifiche nella lettura, nella scrittura o nel calcolo. Questo poteva metterti in svantaggio rispetto agli altri candidati.

Questo decreto è importante perché:

  • È giusto: Tutti dovrebbero avere le stesse opportunità, anche chi ha un DSA.
  • È utile: Le misure previste dal decreto ti permettono di dimostrare le tue capacità senza essere penalizzato dalle tue difficoltà.
  • È un passo avanti: Questo decreto è un segnale positivo, che mostra che la società sta diventando sempre più attenta ai bisogni di tutti.

 

Cosa prevede il decreto?

 

A seconda del disturbo di cui soffre il candidato, sono previste misure diverse:

  • La possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale è concessa sulla base della documentazione presentata che attesti una grave e documentata disgrafia e disortografia.
  • Possono essere ammessi a titolo compensativo a fronte delle difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo i seguenti strumenti:
    programmi di video scrittura con correttore ortografico o il dettatore vocale, nei casi di disgrafia e disortografia;
    - programmi di lettura vocale, nei casi di dislessia;
    - la calcolatrice, nei casi di discalculia;
    - ogni altro ausilio tecnologico giudicato idoneo dalla commissione giudicatrice.

 

Come richiedere le misure compensative e dispensative?


Per poter accedere a tali misure, il candidato con diagnosi di DSA dovrà farne richiesta in sede di domanda di partecipazione alla prova. In relazione ai propri bisogni, che dovranno essere opportunamente documentati con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica, si potrà fare richiesta della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessariI tempi aggiuntivi concessi ai candidati non eccedono il cinquanta per cento del tempo assegnato per la prova.
In questo caso quindi, al contrario del caso delle misure dispensative e compensative per l'esame della patente, che ho spiegato in questo articolonon sarà sufficiente la sola certificazione di diagnosi di DSA ai sensi della legge 170/2010, ma serve passare per la commissione ASL.

Una volta che il candidato abbia presentato domanda, corredata con relativa documentazione a supporto, l’adozione delle misure sarà determinata ad insindacabile giudizio della Commissione giudicatrice sulla scorta della documentazione esibita e comunque nell’ambito delle modalità individuate dal decreto.

 

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